Rifugio Dorigoni

Passione e professionalità per la montagna

I gestori del Dorigoni

e il Dorigoni Team

“Ragione e passione sono timone e vela della nostra anima” – Kahlil Gibran

Questo pensiero di Gibran forse sintetizza al meglio la storia della nostra famiglia, legata orami da oltre quarat’anni al Rifugio Dorigoni.
“Io e Lorenzo eravamo bambini ai tempi in cui per il piccolo “Cubo” del Dorigoni, con 12 posti letto, non si riusciva più a trovare una gestione.
Erano gli anni ’80 e la decisione fu presa quasi per scherzo tra le perplessità di papà Michele e mamma Giuliana e la forte insistenza di Lorenzo.
Io sono arrivata per la prima volta al Dorigoni che era già buio, sotto un temporale da paura. Appena entrata in questo piccolo rifugio tra le fioche luci a gas mi son voltata verso mio papà dicendo che li non ci sarei mai rimasta. Son passati oltre quarant’anni e son ancor qua!

Da allora quanti eventi nelle nostre vite. E quanto è cambiato al Dorigoni.
Siam cresciuti probabilmente insieme!”

Accoglienza, tradizione, innovazione e nuove tecnologie contraddistinguono oggi il Rifugio Dorigoni.

Passione ed entusiasmo sono sempre stati la forza motrice dei nostri progetti e ci hanno spesso aiutato a superare i molti momenti difficili.

La professionalità rispecchia il nostro senso di identità in ciò che facciamo ed insieme alla Sat ed ai nostri collaboratori più cari, nel corso degli anni, abbiamo sempre lavorato con la testa e con il cuore nell’ideazione e realizzazione di tutti i progetti che caratterizzano il Dorigoni.

Professionalità e passione sono i nostri punti di forza consapevoli che nella vita le cose che più contano sono le persone che ami, i ricordi che lasci e quelli che ti porti nel cuore.

La Società degli Alpinisti Tridentini

I proprietari del Rifugio Dorigoni

La Società degli Alpinisti Tridentini (S.A.T.) venne fondata a Madonna di Campiglio il 2 settembre 1872 con il nome di Società Alpina del Trentino.

I soci fondatori intendevano promuovere la conoscenza delle montagne trentine, lo sviluppo turistico delle vallate e “l’italianità” del Trentino.

I mezzi per perseguire tali scopi erano: la costruzione di rifugi, la realizzazione di sentieri, finanziamenti agli albergatori, organizzazione delle guide alpine, ascensione di cime e pubblicazione di scritti geografici e alpinistici.

Primo presidente fu Prospero Marchetti, vice-presidente Nepomuceno Bolognini.

Venne assunta quale motto sociale una poesia dell’americano Henry Wadsworth Longfellow: Excelsior!

Nel 1920 la S.A.T. divenne sezione del Club Alpino Italiano (C.A.I.), mantenendo caratteristiche di autonomia.

Gli anni che portano alla seconda guerra mondiale sono caratterizzati soprattutto dal ripristino dei rifugi e delle opere danneggiate dalla guerra e dall’apertura dell’alpinismo a tutti gli strati sociali con la nascita della S.O.S.A.T. (Sezione Operaia della S.A.T.).

Attualmente la S.A.T. annovera oltre 22.000 soci, suddivisi in 77 Sezioni e 7 Gruppi; possiede 34 rifugi, 16 bivacchi, vari punti d’appoggio e capanne sociali, cura la segnaletica e la manutenzione di oltre 4.500 km di sentieri.

Per maggiori informazioni www.sat.tn.it